Benvenuti nella casa a zero consumi energetici

1 gennaio 1

Se costruita con le tecniche giuste, una casa può produrre più energia di quella che consuma.

Vendere l'energia invece di pagarne le bollette

Che ne direste di ricevere un compenso per l'energia elettrica invece che pagarne le bollette? E di vivere in una casa che contribuisca in modo positivo alla riduzione dell'impatto ambientale? È questa la promessa delle costruzioni a zero consumi energetici1, ovvero quelle abitazioni in cui sono state adottate talmente tante misure di efficienza energetica che il consumo energetico viene azzerato dall'energia rinnovabile generata in loco o nelle vicinanze che a volte è persino superiore al fabbisogno. 

Se gli edifici rappresentano circa un terzo del consumo energetico globale e il 20% delle emissioni di CO2 (fino al 50% nelle grandi città2), tutto ciò che possiamo fare per renderli più efficienti è positivo. Tuttavia, per raggiungere l'obiettivo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C, entro il 2050 dovremo costruire nuovi edifici, e riqualificare quelli esistenti, secondo gli standard di zero consumi3.  

Un obiettivo ambizioso

Nel 2010, l'UE ha deciso che entro il 2020 tutti i nuovi edifici nei Paesi dell'Unione Europea dovranno essere costruiti a livelli energetici quasi nulli (NZEB – Nearly Zero Energy Building)4. Si tratta di un obiettivo impegnativo che, tuttavia, è possibile raggiungere utilizzando tecnologie già esistenti: misure "passive" (come l'isolamento) combinate all'utilizzo di energie rinnovabili. Oltre a incidere minimamente sulle emissioni di CO2, questi edifici apportano anche altri contributi positivi. 

Riducono la dipendenza energetica, dando in definitiva ai Paesi e alle regioni un maggiore controllo sull'approvvigionamento energetico, creano posti di lavoro e stimolano la crescita economica. Vi è inoltre un significativo beneficio anche dal punto di vista finanziario. Un progetto efficiente dal punto di vista energetico può far risparmiare fino all'80 percento dei costi operativi di un edificio, spesso con costi aggiuntivi minimi o nulli per tutta la durata della misura5.

Grazie all'estrema efficacia nel trattenere il calore o nell'impedirgli di entrare, l'isolamento in lana di roccia ROCKWOOL aiuta i costruttori a creare edifici a zero consumo di energia, riducendo l'esigenza di ulteriore riscaldamento e raffreddamento e ridimensionando significativamente il fabbisogno energetico e le emissioni.

1: Zero Energy Project, "What are Zero Energy Homes"
2: C40 Cities, "Urban Efficiency II: Seven Innovative City Programmes for Existing Building Energy efficiency" 
3: World Green Building, "From Thousands to Billions"
4: Commissione europea, "Nearly zero-energy buildings"
5:  Buildings Performance Institute Europe (BPIE), "Principles for nearly zero-energy buildings"

Cos'è un edificio "a energia quasi zero"?

Sebbene siano molte le definizioni, la Direttiva europea sulla prestazione energetica nell'edilizia (EPBD, 2010/31/UE) ci fornisce un'utile descrizione del concetto "a energia quasi zero": Un edificio ad altissima prestazione energetica in cui il fabbisogno energetico, molto basso o quasi nullo, dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia (prodotta in loco o nelle vicinanze) ricavata da fonti rinnovabili.

 

Riferimenti: Unione Europea, "Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio"

City, Building, Urban

La prima casa a energia quasi zero in Norvegia

Per costruire un'abitazione a energia quasi zero è necessario in genere costruire due strutture, in modo da avere un isolamento sufficiente: un involucro esterno per mantenere gli ambienti caldi e asciutti e quindi l'abitazione vera e propria, all'interno. Utilizzando un sistema di isolamento ROCKWOOL completo, hanno potuto evitare questa complicazione.  Il risparmio energetico è stato già evidente in fase di costruzione. Sperano inoltre di ottenere un risparmio sostanzioso rispetto alle precedenti spese annuali energetiche di NOK 35.000.

Rocks, Hills, Demolition, Circularity

Ancora sugli edifici per il risparmio energetico